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Cyber sicurezza nautica
Cybersecurity per imbarcazioni oltre i 500 GT
In questo articolo affrontiamo una novità per il settore della nautica da diporto, che riguarda i superyacht oltre i 500 GT: la cybersicurezza.
Come già successo in altri ambiti industriali, la crescente integrazione di tecnologie digitali a bordo delle imbarcazioni ha portato con sé nuove sfide.
I più recenti sistemi di navigazione, di intrattenimento a bordo, di comunicazione, e di monitoraggio delle imbarcazioni sono ora connessi in rete, rendendoli potenziali bersagli di minacce cibernetiche.
Per affrontare questi rischi le normative in ambito marittimo stanno gradualmente includendo requisiti legati alla sicurezza informatica, spingendo cantieri, armatori e fornitori di tecnologia a implementare misure di prevenzione sempre più sofisticate.
L’integrazione della cybersicurezza nelle operazioni quotidiane dei superyacht ha un duplice obiettivo:
- Proteggere dati sensibili e sistemi critici da accessi non autorizzati.
- Salvaguardare la sicurezza delle operazioni di bordo e soprattutto delle persone a bordo.
Sicurezza informatica a bordo: Le Linee guida dell’IMO
A partire dal 1°gennaio 2024, l’IMO (International Maritime Organization) ha introdotto nuove linee guida che impongono ai superyacht sopra i 500 GT di adottare un approccio più rigoroso alla cybersicurezza. In base a queste direttive, i Safety Management Systems (SMS) delle imbarcazioni dovranno includere strategie documentate per la gestione del rischio informatico.
L’integrazione della cybersicurezza nelle operazioni quotidiane dei superyacht ha un duplice obiettivo:
- Proteggere dati sensibili e sistemi critici da accessi non autorizzati.
- Salvaguardare la sicurezza delle operazioni di bordo e soprattutto delle persone a bordo.
La cyber sicurezza in altri settori
La cybersicurezza nel settore nautico si trova ancora in una fase iniziale rispetto ad altri settori più digitalizzati in cui la protezione dei dati è una priorità consolidata.
Ad esempio, nel settore bancario, normative rigorose garantiscono la sicurezza delle transazioni e la protezione dei dati personali, imponendo standard elevati per prevenire frodi e accessi non autorizzati. Allo stesso modo, il settore sanitario, attraverso regolamenti come l’HIPAA (applicato negli Stati Uniti) ha introdotto protocolli severi per proteggere le informazioni mediche, con conseguenze legali significative in caso di violazioni.
Nel mondo nautico, invece, la digitalizzazione è un fenomeno più recente, il che rende questo settore potenzialmente più vulnerabile a cyberattacchi. Tuttavia, la crescente adozione di sistemi di controllo a distanza e di piattaforme cloud per la gestione delle flotte sta accelerando la necessità di regolamenti specifici e strategie di protezione avanzate.
In questo contesto, le soluzioni sviluppate nei settori fortemente legati ai sistemi di controllo remoto, possono fornire un utile punto di riferimento.
Un esempio significativo è rappresentato dal settore aerospaziale, che dispone già di normative specifiche per affrontare la cybersicurezza, come la Part-IS regulation.
La sfida, dunque, è colmare il divario esistente, sfruttando le soluzioni già testate in settori più maturi per accelerare l’implementazione di normative efficaci e garantire la sicurezza informatica a bordo.
Come ridurre i rischi informatici
Un recente whitepaper pubblicato da RINA ha identificato alcuni rischi specifici e vulnerabilità comuni riscontrabili a bordo dei superyacht.
Tra gli errori più frequenti, viene evidenziata la tendenza a concentrarsi principalmente sugli equipaggiamenti tradizionali, come sistemi di navigazione, computer, server e telecamere di sorveglianza, trascurando dispositivi sempre più comuni come smartphone e sistemi di intrattenimento audio-video.
Anche i device meno sospettabili, ma costantemente connessi a Internet, possono rappresentare un punto di accesso per i cyber criminali. Alcuni esempi includono:
–Console di gioco, che spesso dispongono di connessioni 24/7;
–Sensori di monitoraggio, utilizzati per controllare parametri come temperatura e umidità. Questi dispositivi, se compromessi, possono consentire l’accesso ad altre aree della rete di bordo.
Un caso emblematico riguarda un gruppo di studenti che, nel 2013, ha dimostrato le vulnerabilità del sistema GPS. Riuscirono a manipolare il segnale GPS di uno yacht privato, inviando dati di posizione falsi alla strumentazione di navigazione. Queste informazioni, hanno ingannato il sistema di pilotaggio automatico e l’imbarcazione modificò automaticamente la sua rotta. Questo episodio ha sottolineato la vulnerabilità del sistema e l’importanza di proteggere adeguatamente i sistemi critici a bordo.
Il documento si spinge fino a consigliare, specialmente alle ditte attive nel charter, la stipulazione di contratti specifici per la gestione dei rischi informatici.
Tali accordi, tra la società armatrice e il cliente:
- Garantiscono la tutela della privacy e delle informazioni sensibili del cliente;
- Riducono l’impatto di potenziali attacchi informatici, che potrebbero compromettere la continuità delle operazioni da parte della società armatrice.
Cyber security ed il nuovo regolamento macchine
Confrontando il settore nautico con il mondo dell’industria meccanica, emerge un interessante parallelo nell’approccio alla cybersecurity. Nel Nuovo Regolamento Macchine, approvato nel 2023, sono stati introdotti requisiti specifici per garantire la sicurezza delle apparecchiature connesse.
Ad esempio, l’articolo 1.1.9. Protezione dall’alterazione stabilisce che:
- Macchine e prodotti correlati devono essere progettati per evitare che il collegamento a dispositivi esterni, locali o remoti, crei situazioni pericolose.
- I componenti hardware che trasmettono segnali o dati critici devono essere protetti da alterazioni, accidentali o intenzionali.
- Deve essere possibile raccogliere prove di interventi legittimi o illegittimi sui componenti hardware e sui software critici.
Queste indicazioni rappresentano un passo importante verso una maggiore integrazione della cybersecurity nelle normative per la sicurezza dei macchinari, rafforzando la protezione contro le minacce digitali.
In questo settore industriale, la cybersecurity è un tema trattato da molte normative, tra cui:
- IEC/TS 62443: Industrial communication networks – Network and system security
- IEC/TR 63074: 2023 Safety of machinery – Security aspects related to functional safety of safety-related control systems.
- ISO/TR 22053: Safety of machinery — Safeguarding supportive system
- ISO/TR 22100-4: 2018 – Safety of machinery — Relationship with ISO 12100 — Part 4: Guidance to machinery manufacturers for consideration of related IT-security (cyber security) aspects
Questi standard sottolineano come la cybersecurity sia ormai una componente fondamentale per garantire la sicurezza di sistemi sempre più connessi e automatizzati.
Sebbene la digitalizzazione nel settore nautico sia iniziata più tardi rispetto ad altri ambiti industriali, la necessità di regolamenti specifici per la cybersecurity sta diventando sempre più evidente. L’introduzione di tecnologie avanzate e sistemi connessi sta infatti spingendo cantieri, armatori e fornitori a concentrare l’attenzione sulla sicurezza informatica per proteggere dati, operazioni e infrastrutture.
Tra i servizi che F3Studio offre in questo ambito, spicca la redazione del Cyber Security Plan, uno strumento fondamentale per garantire la conformità normativa e la protezione delle imbarcazioni. Il nostro team monitora costantemente l’evoluzione delle normative, fornendo soluzioni aggiornate e in linea con i più recenti standard di cybersicurezza.